Hotel e Spa Design, nuove idee per ospitalità e benessere

IL PASSATO È PASSATO

Quante volte guardiamo indietro per trovare i nostri punti di riferimento! E questo succede sia nello stile con il quale vestiamo hotel e centri benessere, sia nel cercare una strada da seguire che permetta di spronare l’attività dandogli nuovo vigore.
Bé, leggo solo io il controsenso? “Guardare indietro per andare avanti” è un’affermazione contraddittoria. Ne vedo un’accezione positiva, quando si tratta di fare propri alcuni valori del passato (come, ad esempio, la cultura del benessere degli antichi romani e tutto quello che gira intorno al concetto di “benessere della persona”), per assimilarli e trovare strade innovative che da questi valori partano, senza derogare sulla qualità.
Il più delle volte, invece, si guarda indietro perché viaggiare nel passato è più sicuro rispetto ad affrontare l’”ignoto”. E così, anche il revival del vintage viene considerato “presente”: “guardiamo nello specchietto retrovisore invece di focalizzarci su quello che abbiamo davanti, magari dietro alla prossima curva” (*cit. Oliviero Toscani, “Dire, Fare, Baciare. La creatività è dall’altra parte del vento”).

Ace Hotel Toronto – Design by Shim Sutcliffe Architects

Ace Hotel Maison de la Luz, New Orleans

In questo ho trovato la mia missione, il mio compito di creativo: “andare dove ancora non c’è…E questo è anche un bel problema, perché pochi ti seguono laggiù: è molto difficile convincere la gente a saltare nel vuoto” (*cit)
Arrivare in anticipo vuol dire creare scompiglio; vuol dire cercare di raffigurare un futuro chiaro nella tua visione, ma difficile da far capire a chi non ha il coraggio di mettersi in gioco senza avere certezze.

Eppure, la storia parla chiaro: se aspettiamo che qualcuno faccia le cose che dovremmo fare noi, così che non rappresentino un completo salto nel buio, arriviamo tardi e perdiamo il treno dell’innovazione.

Leggi anche: “Hôtellerie, tra passato e futuro

Non dimenticherò mai una riunione di quasi dieci anni fa presso l’ufficio della società per la quale, a quattro mani con i miei amici Kallipigia architetti Gianni ed Elisa, stavamo progettando il primo centro benessere antiaging a servizio di una farmacia: dopo aver cominciato a sviluppare il progetto, al tempo del tutto innovativo per il settore, l’addetto marketing intervenne e ci disse: “Non è possibile portare avanti il progetto, perché non c’è nulla di simile nel settore e non abbiamo dati per poter valutare la qualità dell’iniziativa”

Inutile dirvi che siamo caduti dalla sedia! Nel mio studio, quando facciamo ricerca (che affianca costantemente la mia attività progettuale) ed individuiamo una strada non battuta, facciamo i salti di gioia: così è stato per i progetti di ricerca sviluppati o per alcuni progetti innovativi (come Welly, ad esempio, primo centro benessere trasportabile mai realizzato).

Panacea, centro benessere antiaging a servizio della Farmacia dei Francesi – Design by Studio Stefano Pediconi e Kallipigia Architetti

La strada è vincente quando si individua un percorso nuovo che porti ad una risposta concreta ai bisogni delle persone, che sono in continua evoluzione. Succede così nel settore del benessere, laddove la cosiddetta “SPA del futuro” assume tratti completamente diversi dal classico centro wellness standard, in risposta alle esigenze dei clienti; succede così nel settore alberghiero, in cui oggi siamo chiamati a dare una risposta al bisogno di autenticità degli ospiti, che all’hotel non chiedono più solo una camera in cui dormire, ma vogliono immergersi in un micro-mondo che possa prendersi cura del loro benessere mentale, fisico e spirituale.
Per inciso, faccio riferimento al “benessere mentale, fisico e spirituale” come necessaria risposta dell’hotel ai bisogni dell’ospite – non solo della SPA, dove questo è naturale – …e se ci guardiamo intorno, scopriamo che ciò non è così scontato, visto il concetto “accoglienza” espresso da molte strutture ricettive che di ospitalità non ha neanche l’ombra!

In giro per il mondo ci sono tante bellissime realtà, in cui l’innovazione, il colore, il design, il comfort, la caratterizzazione, il concept, le idee, i servizi, la cura del dettaglio rendono una struttura rilevante e di successo. È finito il tempo di accontentarci, auto-sabotandoci e adducendo mille scuse che ci bloccano: oggi è possibile affrontare il futuro con grande creatività, anche inventandosi un nuovo approccio semplicemente cambiando prospettiva e punto di vista, uscendo dai binari e percorrendo strade nuove.

Ace Hotel Maison de la Luz – New Orleans

I paracadute che pensavamo salvarci dal salto nel buio si sono dimostrati essere pesanti zavorre che, invece, ci hanno impedito il salto nel futuro. Ma non è affatto troppo tardi, se riusciamo a cambiare mentalità, anche poco alla volta: passo dopo passo, guardare avanti diventerà una nuova abitudine che ci permetterà di aprire gli occhi e capire che il passato è passato, mentre il futuro è nelle nostre mani!
Riflettiamoci: sarà il risultato di tutto ciò che decideremo di compiere sin da oggi.

Leggi anche: “Rewind


La sfida è lanciata ed è tutt’altro che teorica: se hai pensato che possono essere belle parole difficilmente applicabili per il tuo hotel o il tuo centro benessere, non hai altro da fare che alzare il telefono e fare una chiacchierata con noi, senza impegno. Oppure, manda la tua domanda a pressoffice@hoteldesign.org, e risponderò pubblicamente nella rubrica Q&A

Permalink link a questo articolo: https://www.hoteldesign.org/il-passato-e-passato-nuovo-approccio-al-futuro/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.