Hotel e Spa Design, nuove idee per ospitalità e benessere

IL TEMPO CHE PASSA

Che io sia un accumulatore seriale di libri e riviste di architettura e design riguardanti alberghi e SPA ormai è noto a tutti: ne mangio a colazione, pranzo e cena come seguendo una ricetta per rimanere sempre aggiornato sui movimenti del settore. Ma non è un compito né un lavoro: è una passione a cui vorrei, peraltro, dedicare molto più tempo di quello che ho a disposizione, alimentazione quotidiana della mia vena creativa.

Avete mai ripreso in mano un vecchio libro? Diciamo, un libro di dieci o quindici anni fa? Ogni tanto mi capita di farlo: Cool hotel, alberghi di design, alberghi di mare, montagna, pianura e città, alberghi di mezzo mondo (va bene, non ho un libro che si chiama proprio così…), per non parlare delle riviste specializzate che riempiono il mio studio, sempre aperto per chi vuole venire a sfogliare la piccola collezione.
Quante belle realizzazioni! Ce ne sono di cose interessanti, fatte un po’ qua, un po’ là: architetture con la A maiuscola, interessanti progetti di interior design, spazi fantastici e dettagli mozzafiato che, nello specifico caso degli hotel, sono votati a creare le più affascinanti cornici al soggiorno degli ospiti.

LAGUNA PALACE HOTEL, Mestre 2002

L’altro giorno, sfogliando alcuni di questi libri alla ricerca di spunti per uno dei progetti al momento sul mio tavolo mi sono sorpreso a ragionare sullo stile di diversi hotel che, anni fa, mi ha aperto il cuore ma che ora mi ha dato sensazioni diverse.
In sostanza, molti alberghi pubblicati (solo) dieci anni fa mi hanno dato un’impressione che definirei di pesantezza, con l’utilizzo di colori, materiali e soluzioni che, con gli occhi di oggi, non mi sembrano più freschi e adeguati a rispondere alle esigenze emozionali degli ospiti.
Niente di male, gli hotel pubblicati rimangono sempre bellissimi, ma la riflessione che nasce spontanea riguarda la velocità con la quale quello che possiamo definire “stile” si modifica così repentinamente in un tempo che, parlando di architettura, è relativamente molto breve.

UNA HOTEL MALPENSA, Cerro Maggiore 2007

L’immagine di un hotel deve rispondere ai gusti di viaggiatori globali, alle mode del momento, alle esigenze di emozionalità, di tecnologia, di illuminazione e soprattutto di dinamicità degli ospiti di oggi, ed esaltare le caratteristiche delle location, senza risultare anacronistico…come può essere lo stesso vestito di dieci anni fa?

Dieci anni…

Dieci anni? Ma se gran parte del patrimonio alberghiero italiano è talmente datato che riflette spesso una concezione di albergo nata negli anni ’70 e’80 (quando dice bene)? Dieci anni non sono niente!

Leggi anche “Una camera da sogno

Ci si rende conto che in così poco tempo cambiano i gusti e le esigenze di riqualificare alcuni spazi diventano un imperativo per restare al passo con i tempi.
Ciò che faceva sognare qualche anno fa, oggi non appare più caratterizzato da una luminosa novità, figuriamoci ciò che non è stato toccato da lungo tempo, così come succede per gran parte del patrimonio alberghiero italiano.

Che facciamo?

ES HOTEL, Roma 2003

Ci vuole una ventata di aria nuova! Ci vuole ambizione e coraggio per inseguire grandi obiettivi ma in quella maniera intelligente che ci permette di levare dai nostri alberghi quel velo di polvere che rende opache e poco appetibili molte strutture ricettive.

Ne facciamo ancora un problema di risorse economiche? No, non vi annoio nuovamente con le mie idee in merito, ma se non avete colto questo spunto per il quale non è solo una questione di denaro ma soprattutto di idee, vi riporto di seguito il link a qualche post già scritto sul tema.

HOTEL EXEDRA, Roma 2005

I tempi sono maturi per fare un lavoro di riqualificazione che è così interessante che, per una volta, penso sia stato un bene non aver perseguito uno dei miei sogni nel cassetto, quello di fare l’albergatore: mi avrebbe costretto a scegliere un vestito per il mio hotel, mentre con la mia professione, oggi, riesco ad intraprendere come progettista ogni volta nuove avventure, sempre diverse.

Evviva la creatività!


Come riqualificare senza spendere un patrimonio? Ce lo insegna l’Hotel Stylist:

 

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