Hotel e Spa Design, nuove idee per ospitalità e benessere

RESILIENZA

resilienza

Nobis Hotel, Copenhagen

Qualche giorno fa mi sono imbattuto in un interessantissimo workshop di Alice Bush (Alice’s Lifestyle, che ringrazio per gli spunti) che trattava il tema della resilienza. Così, ho deciso di adottare questo termine come parola della settimana, mai più adatta per esprimere i pensieri che ho in mente e i sentimenti che ho nel cuore per il nostro amato settore.

Da buon architetto, sono stato vicino a questa parola in riferimento alla capacità di un materiale di tornare al punto di partenza, nonostante abbia subito sollecitazioni di qualche tipo. Tuttavia, il concetto può essere molto più ampio.

E in questo momento in cui per il settore turistico-ricettivo e del benessere proliferano sul web le ricette per risolvere la situazione contingente, potendo dire la mia opinione, non vedo augurio più sentito, bello, passionale e sincero dell’invito alla resilienza!

…la capacità di tornare alla configurazione iniziale dopo aver subito qualcosa di negativo;

…la forza di tornare ad avere successo dopo che è accaduto qualcosa che ci ha messo a dura prova;

…la capacità di un’azienda di tornare allo stesso livello di mercato e fatturato nonostante una disruption, ovvero, un momento di rottura, inteso come qualcosa che sconvolge e ridefinisce le regole di un determinato settore.

Nordic Light Hotel, Stockholm

Ci sono due modi per reagire alla situazione che stiamo vivendo: disperarci ed imprecare al cielo, oppure rimboccarci le maniche.
Tendere alla resilienza vuol dire adottare una serie di atteggiamenti che permettano di superare le difficoltà anche se – attenzione – ciò non vuol dire eliminare il problema: non è nelle nostre possibilità diventare vaccino e risolvere l’emergenza sanitaria attuale. Sta a noi, però, trasformare il problema in un’opportunità.

Non è semplice? Pensiamo positivo se cominciamo a guardare le cose con occhi diversi: che senso ha cercare disperatamente qualcuno da incolpare quando ci troviamo di fronte a situazioni che non dipendono dalla nostra possibilità di decidere? C’è veramente chi crede che se ci arrabbiamo con la “giustizia divina” le cose cambieranno?
Focalizzarci “sull’attimo” ci porta ad un blocco totale: l’incapacità di reagire. E non possiamo permettercelo.

Siamo chiamati a scegliere la strada da seguire. A livello personale, vuol dire recuperare valori di fratellanza e solidarietà che ci stanno accomunando in questi giorni; oppure, diventare consapevoli del disprezzo dell’ambiente e delle risorse naturali che caratterizza, ahimè, i nostri comportamenti, al fine di cambiarli radicalmente nell’avvenire.
A livello professionale vuol dire accelerare il processo che ci porta verso il futuro attraverso nuove decisioni, che con lo sforzo di andare oltre alle emozioni inevitabilmente infelici del momento, ci permettono di guardare avanti con fiducia. Ecco qualche spunto:

Ett Hem Hotel, Stockholm

PIANIFICAZIONE – Non è il momento di tirare i remi in barca ma quello di recuperare quote di mercato e di vendita a scapito di chi ha scelto di commiserarsi. È l’occasione di dare vita a nuove strategie grazie alle quali, al momento opportuno, tornare al successo sul mercato. Una strategia che pagherà chi ha tenuto duro malgrado tutto.

FOCUS SULLA RIPARTENZA – Con un esempio, la sfida è “posizionarsi in pole position dopo che la safety car sarà rientrata nei box” (*cit).

IDEE A GO-GOBisogna essere innovativi. Come scrivevo già nell’ultimo post, le difficoltà ci spingono a non rimandare più la decisione di abbracciare il futuro: siamo chiamati a non indugiare e a ragionare fuori dagli schemi. Questo ci porterà a dare una risposta nuova a tante problematiche che non abbiamo saputo affrontare e risolvere quando eravamo troppo presi a rispondere – spesso in maniera inadeguata – alle nuove esigenze degli ospiti con un approccio ormai superato.

Leggi anche: Una sfida da vincere

The Thief Hotel, Oslo

RIQUALIFICAZIONE… – Da buon Hotel Stylist, mi piacerebbe dire a tutti che questo è il momento giusto per lavorare su carta, sui progetti di refresh delle strutture, sullo studio di una nuova immagine laddove gli ambienti non si dimostrano più al passo con i tempi.
Tuttavia, non lavoro con i paraocchi e sono ben consapevole che, pur volendo, prendere ora impegni con l’incertezza di ciò che verrà diventa comunque difficile.

…E VISIONE – Questo, però, non impedisce di cominciare proprio in questo momento a ragionare sull’avvenire: è necessario stabilire ora la direzione verso la quale orientarsi nel prossimo futuro.

Per questo motivo, ho deciso di rendermi disponibile per tutti coloro che – senza impegno – vorranno confrontarsi su hôtellerie e benessere, non solo strettamente in termini architettonici (riferimenti a pié di pagina). Ricordiamoci che non si lavora a compartimenti stagni: l’approccio vincente è un lavoro di squadra e, per essere efficace, qualsiasi riqualificazione deve fondersi con nuove strategie di comunicazione, marketing, vendita, servizio al cliente…lasciatemelo dire, è un lavoro bellissimo!

“Nessun vento sarà favorevole al marinaio che non sa dove andare” Lucio Anneo Seneca

P.S. Eppure qualche cliente sta approfittando di questo periodo di chiusura per avvantaggiarsi con piccole opere, che stiamo gestendo insieme semplicemente attraverso una consulenza strategica. Ritinteggiatura, piccole sistemazioni, ecc. che avrebbero costretto la struttura, in qualsiasi altro momento, alla preclusione di qualche camera o a capitomboli logistici per evitare di dar fastidio agli ospiti dell’hotel in attività.

Prenota la tua Skype call scrivendomi via mail: mail@stefanopediconi.it
User id Skype: SP-Hoteldesign

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