Hotel e Spa Design, nuove idee per ospitalità e benessere

UNO SGUARDO OLTRALPE

Riguardo al benessere, cosa succede fuori dai nostri confini? Che impatto hanno differenti culture sull’approccio al benessere? Come vengono affrontate e risolte le problematiche legate alla realizzazione di un centro wellness?
Da diversi anni ho l’opportunità di lavorare in Francia, il cui settore del wellness è più avanzato rispetto all’Italia. Qualche tempo fa mi sono imbattuto in una rivista specializzata sul benessere dalla quale riporto un articolo che ho trovato in estrema sintonia con quanto mi capita di ripetere ai clienti o insegnare nei corsi di progettazione.….in fondo in fondo, allora, può essere che non siano tutte sciocchezze!

“LA RESPONSABILITÀ DELL’ARCHITETTO NELLA CREAZIONE DI UNA SPA: I PUNTI CHIAVE” – Articolo di Brigitte Dumont de Chassart, architetto di interni, pubblicato su “Emotion SPA” n°20-Inverno 2009
Creare una SPA “vincente” nel contesto economico e finanziario attuale, nel quadro molto confuso delle norme di igiene, di sicurezza e di accessibilità e con dei costi di costruzione molto elevati, non è un’avventura facile….anzi!
La nascita di un numero impressionante di nuove SPA, istituti di bellezza o centri benessere lascia pensare il contrario, ma molti sono i progetti che non misurano la complessità di questo settore e che si espongono a grosse sorprese, addirittura ad enormi difficoltà finanziarie.
Rispetto ad un progetto “standard”, la realizzazione di una SPA, che sia in edifici esistenti o in nuove costruzioni, implica dei lavori importanti, delle scelte mirate e dei veri sforzi tecnici.
Affidarsi ad un vero professionista specializzato è la “chiave di volta” per la riuscita dell’iniziativa.
Talento e competenza tecnica sono indispensabili, legate ad una forte creatività che sarà la sorgente dell’atmosfera e dello charme finale della SPA, ai quali il cliente sarà molto sensibile.
La responsabilità dell’architetto è dunque molto importante, perché accompagna il cliente lungo tutto il progetto, durante ogni “fase cruciale”, dall’elaborazione del progetto all’apertura finale del centro benessere.
Ecco cinque punti chiave:
– La presa di conoscenza del progetto e del luogo.
– La definizione del programma, dei flussi e la distribuzione dei differenti spazi.
– La scelta delle attrezzature
– Il concept
– Il controllo continuo dfella qualità

ParisLA PRESA DI CONOSCENZA DEL PROGETTO E DEL LUOGO
L’architetto deve tener conto dei desideri del cliente e degli obiettivi della futura SPA a cui deve integrare la sua visione del progetto, lo stile o l’immagine che si aspetta; deve comprendere il target della clientela e, soprattutto, guardare agli obiettivi commerciali e di marketing; deve integrare gli studi di mercato e il business plan stabiliti per il progetto.
Parallelamente, dovrà studiare la tipologia della nuova SPA: ad esempio, nel caso di un hotel, dovrà cominciare a considerare gli accessi interni per i clienti, gli accessi di servizio per merci e personale, gli accessi diversi per i clienti esterni all’hotel, l’accessibilità per le persone con ridotta mobilità, ecc.

Lo sviluppo del progetto implica la gestione, da parte sua, di tutte le pratiche amministrative per l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni (permessi di costruire, ecc.).
Riguardo agli impianti si tratta di individuare la rete di scarico delle acque nere, quella di carico e scarico delle acque e di cominciare a capire come posizionare, in funzione delle caratteristiche del locale, la rete per la climatizzazione, la ventilazione meccanica e i ricambi di aria esterna, l’impianto antincendio, il quadro elettrico, gli allarmi, ecc.
Si tratta, in prima battuta, di concepire il progetto della SPA intorno ai “punti fissi” rappresentati dagli aspetti sopra esposti, verificandoli in rapporto alle necessità del nuovo progetto.
In seguito, l’architetto deve verificare lo stato della struttura e i luoghi deputati ad accogliere la nuova SPA per verificare le possibilità di adattare le funzionalità della SPA ai locali a disposizione anche in rapporto alle strutture portanti, per capire la possibilità di creare dei passaggi, ecc.
In un edificio di nuova costruzione lo stesso lavoro è da fare su progetto: questo, ovviamente, implica la necessità di far intervenire diverse professionalità, come l’ingegnere strutturista o impiantista, ecc. Riguardo agli impianti, l’architetto ne dovrà verificare sul posto il posizionamento, specialmente per quelle installazioni che “attraversano” la SPA, affinché non generino fastidi a livello acustico, ecc.
Dovrà verificare la qualità generale dell’isolamento acustico e dell’illuminazione naturale perché anche se in una SPA si ha la necessità di lavorare con giochi di luce, c’è bisogno comunque della luce del giorno: aria+luce=energia
Forte di tutte queste informazioni, l’architetto ha i mezzi per concepire un primo progetto preliminare dal quale viene fatto un primo controllo del budget: la responsabilità dell’architetto è di non condurre il cliente verso progetti “faraonici” nei quali i costi non saranno mai ammortizzabili nelle condizioni finanziarie del mercato.

LA DEFINIZIONE DEL PROGRAMMA, DEI FLUSSI E LA DISTRIBUZIONE DEI DIFFERENTI SPAZI.
L’architetto, affiancando il cliente, procede alla definizione delle differenti zone della SPA, divise per tipo di attività: zone accessibili al pubblico (accoglienza, boutique, check up, ecc.), spazi accessibili ai soli clienti della SPA (spogliatoi, bagni, piscina, zona relax, tisaneria, zona per i trattamenti, spazi sensoriali, ecc.), spazi dedicati al personale (spogliatoi e bagni, locali di preparazione, back office, cucina, lavanderia, depositi di stoccaggio, locali amministrativi, ecc.), spazi di vendita (vetrine, aree per la presentazione prodotti nelle cabine, ecc.). L’architetto deve orchestrare gli spazi e la loro gestione in funzione della loro utilizzazione, tenendo conto che tutti gli spazi richiedono trattamenti differenti come materiali, luce, temperatura, ecc.
In seguito, deve definire adeguate superfici per ogni spazio, ottimizzandole per la loro funzione, per il confort del cliente, per la comodità del personale e per la vendita dei prodotti. L’architetto deve concepire il progetto destinando ad ogni locale o ad ogni zona la giusta grandezza: i costi di costruzione di una SPA sono elevati, pertanto è necessario gestire il progetto anche in modo da limitare le superfici inutili o non generatrici di reddito.
Infine, per la definizione degli spazi deve integrare le necessità legate alla tipologia dei trattamenti selezionati o alle modalità operative delle “case di cosmetica” che saranno state scelte per la SPA: ogni “marchio” ha i suoi protocolli, le sue modalità di preparazione, i suoi spazi (trattamenti viso e corpo, trattamenti secchi e umidi, linea uomo, ecc.).
Tutte le scelte sopra indicate incidono sul calcolo del fabbisogno di acqua, di potenza elettrica, sul calcolo dei volumi da climatizzare o deumidificare, sulla necessità di isolare acusticamente o sul bisogno di luce, sull’organizzazione delle cabine e degli spazi di servizio….
Questi fattori se mal valutati all’inizio, in fase di programmazione del progetto, sono spesso generatori di costi elevati o moltiplicati.

Bené Wellness Resort

Bené Wellness Resort

LA SCELTA DELLE ATTREZZATURE
Con il cliente, l’architetto ha un ruolo di assistenza nella scelta delle attrezzature; ogni attrezzatura ha le sue specificità: pesi, carichi elettrici, necessità di acqua, di raffrescamento o deumidificazione, spazio nei locali tecnici. Queste attrezzature hanno un costo di acquisto, presentato da ogni azienda produttrice, che non è il costo reale in opera: il professionista assiste dunque il cliente per l’analisi del costo reale delle attrezzature installate. Al costo di acquisto deve aggiungere quello dei lavori tecnici per l’alimentazione e l’installazione e, a volte, quello di elementi di completamento (pavimenti, rivestimenti, ecc.); deve anche considerare i costi dei contratti di manutenzione annuale nel budget della SPA ed integrare i costi dei materiali di consumo.
Queste scelte non possono riassumersi in una scelta di tipo “estetico”: ogni trattamento ha le sue necessità, anche se alcune cabine possono ritenersi “polivalenti” (differenti lettini per massaggi, sgabelli per le estetiste, materiali per il trattamento, ecc.)

IL CONCEPT
Una volta studiati tutti questi “arcigni” elementi, l’architetto deve ideare il suo progetto esprimendo la sua creatività per creare un concept, dare un’identità, una storia, un’immagine al progetto creando un luogo unico. Bisogno dare un’anima alla SPA.
Questa creazione si esprime attraverso la qualità degli spazi, la scelta dei materiali, la scelta armonica dei colori; giochi di luci e trasparenze contribuiscono a creare la magia del luogo.
Affinché la SPA possa essere realizzata come è stata concepita, l’architetto deve realizzare progetti precisi e completi, fino ai dettagli delle finiture e alla scelta degli accessori.

IL CONTROLLO CONTINUO DELLA QUALITA’
Costruire una SPA implica una grande qualità nella realizzazione, soprattutto a livello di finiture: l’architetto deve assicurare al suo cliente un controllo di qualità costante durante la realizzazione dei lavori, un coordinamento puntuale tra chi si occupa degli aspetti tecnici e chi si occupa delle finiture, controllando parallelamente e costantemente il budget dell’operazione e il planning dei tempi della realizzazione.

La scelta del professionista specializzato è fondamentale; al di là del suo talento e della sua creatività, della sensibilità e della capacità di ascolto del cliente, deve avere una seria esperienza tecnica sia in fase di progetto sia in fase di cantiere e, soprattutto, una grande esperienza sul campo.

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