Hotel e Spa Design, nuove idee per ospitalità e benessere

WELLNESS DA INCUBO!

Vasca idromassaggio, bagno turco, doccia emozionale, sauna e biosauna, sala relax, luci, colori, musica: non manca nulla! Eppure, alla fine del mio percorso benessere, un solo desiderio: scappare!

Sebbene non abbia mai imparato a sciare, da sempre la montagna mi appassiona e ogni estate cerco di ritagliarmi una vacanza tra alberi, prati e monti.
Il Trentino è una delle meta che più mi affascinano. Inoltre, per un progettista di centri benessere come me, è un comparto turistico in cui si possono apprezzare delle interessanti realizzazioni, frutto di una cultura del benessere ben più sviluppata rispetto al resto dell’Italia.
Non sempre, però, le esperienze si rivelano positive. Quanto vissuto ultimamente dimostra quanto è importante realizzare i centri wellness secondo criteri ben precisi al fine di evitare di offrire un pessimo servizio e, soprattutto, di gettare ingenti somme di denaro al vento.

Non potevo perdermi la visita ad un centro benessere nuovo, appena ristrutturato. Nuovi materiali, buone finiture, si vede che l’imprenditore ha fatto parecchi sforzi (anche economici) per migliorare la struttura precedente, piccola ed inadeguata alle esigenze della clientela dell’albergo.
Il mio percorso inizia con una rilassante immersione nella vasca idromassaggio. Partiti i getti d’acqua, cerchi di abbandonarti alla pace, così da scrollarti di dosso lo stress che ti accompagna ovunque. C’è qualcosa di strano, cos’è che non permette di abbandonarsi completamente? E’ la musica, martellante, che invade l’intero ambiente: un ritmo incessante, più adatto ad un locale pubblico piuttosto che ad un centro benessere!
Vabbé, è un aspetto importante ma una più attenta cura del dettaglio risolverebbe qualsiasi problema del genere. Passiamo alla sauna….ma dov’è la doccia?

Per fare correttamente sauna e bagno turco e far sì che siano veramente efficaci, sarebbe bene seguire un percorso benessere, che prevede di bagnarti il corpo prima di entrare o di raffreddarlo con acqua fredda subito dopo.

BAGNO TURCOLa doccia c’è, ma è distante; sgocciolante, attraverso il centro benessere, passo alla sauna: una cabina tradizionale ma molto elegante, con una parete vetrata che permette di evitare di restare dentro un ambiente completamente chiuso, in linea le tendenze attuali del momento. Peccato che le vetrate servano anche….per permettere a due visitatori di sbirciare dentro, due persone che, in barba a tutte le buone norme di igiene, vestite di tutto punto, si affacciano nell’area trattamenti per vedere il centro benessere! Evidentemente, nessuno ha mai pensato ad una corretta distribuzione degli spazi tali che percorsi “a piedi nudi” e “con le scarpe” non si intreccino, senza entrare nel merito del gestore che ha autorizzato l’indiscreto ingresso.
E’ una situazione inaccettabile che si verifica molto più spesso di quanto crediamo: le buone norme progettuali vengono accantonate in virtù di un compromesso spesso finalizzato a far entrare in uno spazio più attrezzature possibili nel timore che selezionare le attività da proporre all’ospite renderebbe il centro wellness meno appetibile. Al contrario, in uno spazio “saturo” ne risente il servizio e l’intera attività del centro benessere.

Tornando al percorso, alla fine di tutto non può mancare un bel momento di relax. Purtroppo per arrivare alla sala relax, allestita con affascinanti lettini con materassi ad acqua e invasa da un’interessante scenografia di giochi si luce, si trova…..dall’altra parte del centro benessere: passo dunque incredibilmente davanti alla reception che, rispetto al resto del centro, risulta un ambiente decisamente freddo.
Ovviamente, la sala relax non è da meno: una temperatura che di per sé non sarebbe bassa se non fosse per il fatto che vengo da un percorso in ambienti caldissimi e sono bagnato. Tempo di resistenza, due minuti, dopo di che i ghiaccioli prendono il sopravvento e nulla mi ferma dal desiderio di scappare sotto una doccia calda…a casa mia!

Fa riflettere e soprattutto fa molta rabbia pensare all’investimento fatto in un centro benessere mal concepito che, senza un progetto distributivo e funzionale alle spalle, risulta essere un incubo per gli ospiti che, di certo, vedranno bene dal ritornarvi.

SAUNA_1

Purtroppo non si tratta di un caso isolato ma di una situazione molto frequente che sta minando la credibilità di un intero settore.
Eppure, si tratta semplicemente di “aggiustare il tiro”, gli elementi su cui lavorare generalmente non sono molti, come nel caso del centro benessere di cui sopra.

Nessun investimento aggiuntivo nel concepire correttamente gli spazi, spostandoli in funzione delle caratteristiche dei percorsi benessere che dovrebbero essere alla base dell’offerta per gli ospiti. Nessun onere nell’ideare spazi pensando all’obiettivo di soddisfare il comfort dell’ospite.
L’imprenditore si sarà circondato di professionisti prima di investire? L’architetto conosce a fondo i percorsi benessere così da riuscire a progettare spazi da sogno che abbiano, però, un valore profondo per il benessere dell’ospite?
E’ necessario dare un senso all’ingente investimento che richiede un centro benessere, affinché l’attività possa veramente funzionare così da poter approfittare di un business ancora molto importante, laddove la richiesta di servizi per il benessere è ancora molto forte.

Non ci si può improvvisare imprenditori o progettisti del benessere.
Non è importante realizzare un museo di lussuose attrezzature che fanno solo bella mostra di sé!
Dobbiamo essere consapevoli che finché nel settore si continuerà a ragionare in questo modo, non ci possiamo sorprendere che le strutture chiudano o che risultino in forte passivo economico.

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