Hector Guimard, architetto francese di nome sconosciuto ai più, venne alla ribalta agli inizi del ‘900 come esponente di spicco dell’Art Nouveau a Parigi. Chi non ha ammirato i celebri ingressi delle fermate della metropolitana parigina nati dalla sua matita?
Un disegno del tutto innovativo per la Parigi della sua epoca, in cui non mancarono critiche per il lavoro art nouveau all’avanguardia di Guimard che, come accade in tutti i tempi per la nuova architettura, inizialmente non fu capito perché considerato superfluo.
Per fortuna, qualcuno ha creduto nella creatività dell’architettura contemporanea, sfidando la mentalità comune abituata ai soliti stereotipi. E’ quello che è successo anche ad Innsbruck, in cui Zaha Hadid ha disegnato le stazioni della funicolare che ho potuto apprezzare durante una visita a fine luglio.
Il parallelo con le stazioni di Guimard mi è venuto spontaneo.
Una fluidità impressionante delle forme tradotta con lastre di vetro, ognuna differente dall’altra, giuntate tra loro secondo linee curve che contribuiscono anch’esse alla leggerezza e alla scorrevolezza dell’insieme.
Quattro stazioni, quattro volumi diversi che si staccano dal cemento armato che ne fa da basamento.
Finalmente una cittadina che ha coraggio di mostrare qualcosa di nuovo! Siamo in Europa, possiamo aspettarcelo. E in Italia? Scrivendo questa domanda mi sto immaginando migliaia di facce inorridite al solo pensiero di far volare degli oggetti del genere fino agli imbocchi delle metropolitane delle nostre città….
E’ vero, ad Innsbruck è il solito archi-star. E questo non è ragguardevole. Penso però che grazie alla presenza di questi esempi di architettura contemporanea, è possibile educare comunque le città a nuovi linguaggi e nuove presenze creative in mezzo ad un’immagine storica ormai consolidata.
E’ questa la difficoltà dell’architettura: “chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa cosa lascia ma non sa cosa trova!”. Eppure, talvolta, lasciarsi sorprendere dalla novità piuttosto che puntare sullo scontato già visto, è veramente molto, molto interessante.