Hotel e Spa Design, nuove idee per ospitalità e benessere

IL DECLINO DELLE SPA

Continuo a sentir parlare di SPA e di benessere così a sproposito che mi viene la nausea!
Sì, stavolta non uso mezzi termini perché sono così appassionato del settore che mi fa veramente rabbia vederne il declino.
Quale declino – direte voi – se il benessere non ha mai vissuto un periodo così alto, con richieste che vengono da ogni dove? Il sogno di tutte le persone e in tutte le parti del mondo!
Certo, ma quanto durerà?
Come può durare se continuiamo a nuotare in un mare di superficialità, sia da parte degli ospiti che utilizzano il centro benessere, senza conoscerlo, sia dal punto di vista imprenditoriale di chi sta investendo, immaginandosi un guadagno facile che non arriverà mai?

Mayfair Hotel & Spa

È questo secondo aspetto che più mi preoccupa: la strada intrapresa in maniera improvvisata non porta ai riscontri sperati! Chi continuerebbe ad investire dopo aver capito che il gioco non vale la candela?
Ovunque io mi giri vedo investimenti sbagliati, un modo di fare fallimentare in partenza, una mancanza di contenuti, un approccio inconcludente! Ai fornitori che spacciano le loro attrezzature (per quanto belle e tecnologicamente avanzate) come soluzioni ai problemi di gestione dei centri benessere ero già abituato.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, invece, è stato sentire professionisti specializzati che parlano di ambiente emozionale come unico principio da tenere in conto per soddisfare gli ospiti, garantendo in questo modo il successo dell’attività! A pensarci bene, non è sbagliato, anzi, direi sia indispensabile pensare all’emozionalità degli ambienti, ma con i contenuti come la mettiamo?

Ho la risposta alla domanda retorica fatta qualche riga sopra e vedo gli investimenti divisi in due grandi macro categorie: un piccolo gruppo composto da un’elite di imprenditori e operatori illuminati che hanno approfondito tutte le problematiche del benessere in maniera così professionale che le loro proposte si distinguono sul mercato.
E poi c’è il resto del mondo, per il quale il benessere non è altro che un servizio su cui puntare per fare un facile business.

Leggi anche: “Wellnesswashing”: basta, ora denunciamo!

Il primo gruppo (una specie piuttosto rara in Italia) è la dimostrazione tangibile che non c’è crisi nel benessere se investire vuol dire mettere al centro di tutto l’ospite, comprendendo che le proposte non devono privilegiare la moda, tantomeno asseverare i consigli di chi punta solo a riempire gli spazi, ma devono avere un contenuto basato fortemente sugli aspetti culturali del benessere.
Per fortuna, mi tirano su di morale tante belle realizzazioni in giro per il mondo, SPA che funzionano benissimo e che, allo stesso tempo, producono il reddito auspicato: un vero paradiso per tutti!

Asia Spa Leoben

Lo specchio in cui mi guardo mi dice che sono un integralista, che vorrebbe poter selezionare i clienti pur di riuscire a concepire qualcosa di veramente innovativo, qualcosa che possa distinguersi nel marasma di proposte senza senso che vedo spuntare come funghi…ma non è assolutamente così, anzi: mi piacerebbe prendere per mano tutti i potenziali clienti che bussano alla porta del mio studio e che mi domandano idee sul benessere; mi piacerebbe poter consigliare al meglio, così come dovrebbe fare un professionista chiamato, per l’appunto, come consulente!
Invece, diventa addirittura difficile far capire l’importanza di uno studio di fattibilità, strumento d’oro per la concezione di nuovi centri wellness, figuriamoci quanto possa venir accettata la proposta di qualcosa di nuovo e di diverso da tutte le cose che stanno saturando il mercato! Che peccato!

Leggi anche “Lo studio di fattibilità…questo sconosciuto!

The Peninsula Paris

Chi vuol essere sordo alle nuove proposte, non ha di certo bisogno di un professionista per farsi fare la piantina di un nuovo centro benessere.
Oggi c’è una tale folla dietro la porta di chi decide di realizzare una SPA di chi fa a gara per offrire layout gratuiti che quando un potenziale cliente si avvicina al mio studio rimane sbalordito che per un lavoro del genere possa essere chiesto un corrispettivo economico!
Ma che futuro avranno questi centri benessere? Come potrà essere gestita un’attività senza un approfondimento in fase di progetto? Dove sta l’innovazione? Come arriviamo alla SPA del futuro?

Vi prego, cercate di contraddirmi il più possibile nei commenti!
Speriamo bene!


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1 commento

    • Gustavo F. Gaffrey il Settembre 6, 2017 alle 2:48 pm
    • Rispondi

    Please, could you repeat this post in Spanish or English? Thank you.

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