Come chiudere un anno come quello appena passato? Forse con l’augurio che il prossimo possa essere migliore di quello che sta finendo? Speriamo ci voglia poco per esserlo…
Il nostro settore ha sofferto ma abbiamo saputo reagire, tutti insieme, scoprendo il valore di fare squadra e di unire le forze alla ricerca di soluzioni fuori dai nostri schemi mentali.
Ora è il momento dei buoni propositi ed ecco due ingredienti imprescindibili per affrontare il nuovo anno: creatività e fantasia!
La certezza che il prossimo futuro sarà migliore non basta. Ogni anno festeggiamo un nuovo inizio e questo ci dà una carica immensa. Poi, ci perdiamo per strada.
È un po’ come quando a gennaio ci iscriviamo in palestra, pieni di entusiasmo, salvo perdere qualsiasi buona abitudine nel giro di qualche settimana. È l’esempio classico!
Per questo motivo, il mio augurio più grande per tutti è, piuttosto, quello di riuscire a cambiare mindset: con un modo nuovo di vedere le cose, cambierà tutto il nostro mondo e allora sì, il nostro 2021 sarà veramente migliore!
E per noi tutti – imprenditori, operatori, albergatori, appassionati di hôtellerie e benessere e amici – che abbiamo l’obiettivo di costruire per noi stessi e per le nostre attività un futuro prospero e radioso, vi riporto la sfida lanciata da Robin Sharma (autore dei libri “Il club delle 5 del mattino” e “Il monaco che vendette la sua Ferrari”, che vi consiglio caldamente di leggere), affinché “riusciamo a superare i limiti che ci auto-imponiamo, quelle false credenze e false razionalizzazioni che fermano la nostra crescita”.
- “Non parlare negativo. Prova il “digiuno dalle lamentele” per un giorno, poi allungalo per una settimana, poi per mesi. La trasformazione inizia con piccoli trionfi.
- Studia per un’ora al giorno. È incredibile quanto le persone siano impreparate e le loro competenze minime. Spesso, non hanno neanche idea di come vogliono che sia il loro futuro: leggi, scrivi, pianifica e rifletti per almeno 60 minuti al giorno per ottenere risultati rivoluzionari.
- Non ti far condizionare sin dal mattino dalle notifiche che ricevi: troppi di noi distruggono la propria positività, creatività e concentrazione leggendo e-mail o scorrendo i feed dei social media durante le prime ore del giorno, super-preziose per indirizzare in maniera costruttiva la giornata.
- Decidi sempre di operare con onestà, immaginazione, duro lavoro, compassione e coraggio.
- Lascia tutti quelli che incontri migliori di come li hai trovati: i veri leader e i veri eroi sono portatori di speranza. In loro presenza, fanno sentire le persone più grandi, mai più piccole. Ispirano gli altri a scoprire doni che non sapevano di avere e a realizzare imprese che non avrebbero mai immaginato di poter fare.
- Non ti spaventare di affrontare le cose difficili, anzi abbracciale: difficile è ciò che ti rende più forte, più abile e più coraggioso. Fare azioni facili ha pochissime ricompense.”
È in questi termini che voglio parlare di hotel e di SPA chiudendo nel 2020: parole apparentemente scollegate da tutti gli argomenti riguardanti alberghi, benessere, design, riqualificazione delle strutture, immagine o storytelling. Invece, tutto parte da qui!
È da qui che si illuminano le strade che porteranno ad intraprendere tutte le possibili azioni per riportare gli hotel e i centri wellness sulla cresta dell’onda.
Assisteremo ad un boom come non lo vedevamo da anni, come lo aspettavamo da sempre: la ripartenza andrà oltre le nostre aspettative e le situazioni che abbiamo vissuto quest’estate – mi sto ripetendo – ne sono una piccolissima dimostrazione. Magari non sappiamo quando potremo ripartire alla grande, ora abbiamo solo la speranza che ciò avvenga prestissimo. Però, abbiamo la certezza che se non ci daremo da fare lavorando su noi stessi, non saremo pronti, né ora, né mai.
E come ogni anno, non posso che lasciarvi augurandovi un nuovo anno pieno di creatività e fantasia, che pongo sempre alla base di tutto.
Per farlo, utilizzo le parole del brano seguente trovato in rete, scritto da qualcuno che si firma “Follia” e che riporta il conflitto interiore di chi, pur scontrandosi con la realtà quotidiana, persegue con tenacia la strada delle emozioni. Mi è piaciuto subito perché ne emerge una sete ardente di creatività, che è quella che spinge anche me ogni giorno e che esorto tutti ad abbracciare per farne un bagaglio che possa accompagnare ogni decisione, personale e professionale.
Buona lettura e buon inizio del nuovo anno!
“Cosa vuol dire veramente riuscire a vivere una vita creativa? Cosa vuol dire avere l’obiettivo di vivere nella creatività, di lavorare solo come creativo, delegando tutto ciò che deroga da questo obiettivo? Cosa vuol dire in pratica? Cosa vuol dire restare nel tuo mondo parallelo quando quello reale bussa alla porta? Vuol dire restare con la mente nelle nuvole? Vivrei ogni giorno sulle nuvole, cibandomi di aria ed emozioni.
Ho scoperchiato la pentola delle emozioni e mi sono ritrovato in un mondo diverso che mi esalta così tanto che la vita reale mi sembra piena di banalità. Mi condizionano così tanto che mi trasportano nella realtà di follia che segue parallela la mia esistenza. Un bel problema! Uno scollamento tra la vita reale e quella emozionale di cui sto sentendo il peso, più che il sollievo.
Voglio essere diverso, voglio vivere la mia follia ma sembra che in questo mondo non sia possibile. Perché? Mi sembra di combattere, silenzioso e in solitudine, una battaglia con me stesso e con tutto il mondo, come se fosse tra il bene e il male, tra l’io desiderato e l’io dovuto.
Voglio vivere di creatività e di idee, sopra qualsiasi immaginazione, senza paura degli altri, paura del giudizio, paura di non riuscire, paura di lasciare una strada finora battuta per una follia senza certezze. Il mio cuore è grondante di emozioni, non è ferito, ma disperato per non poter esplodere.
E sono sentimenti che spesso non possono essere rivelati al mondo ma solo affidati ad un foglio di carta, con l’animo che combatte con tutte le sue forze in un mondo pieno di negatività.
Forza, determinazione, certezza che vivere è possibile e doveroso; sopravvivere non basta. Voglio sentirmi vivo, quando ho smesso di farlo? Quando ho iniziato a vivere come volevano gli altri?
Voglio guardare avanti per capire come poter trasferire tutto ciò nella mia vita, che desidero ardentemente piena di energia, di amore e, soprattutto, di creatività, passione ed emozione.
Combattere, conquistare il mondo ideale con le emozioni, la forza è dentro di me, la tenacia, la determinazione, la responsabilità della mia vita, la mia ispirazione, il motore della mia giornata.
Ed ecco l’illuminazione, forse è l’intuizione che mi salverà. Mi guardo indietro e capisco che una vita straordinaria non è nient’altro che la somma di momenti di vita ordinaria. E allora vivo ogni momento nella sua pienezza, e sarà la creatività a pervadere il mio animo diventando il motore di ogni cosa.
Così, ogni giorno cerco la luce e aspetto di capire cosa mi riserva la vita o, semplicemente, dove devo volgere il mio sguardo.
E se, così, cominciassi a volare?”
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