Intervista pubblicata su Wellness Design 01/2024
Wellness Design intervista Stefano Pediconi, architetto esperto nell’ambito wellness, con una serie di domande poste loro da un potenziale cliente-imprenditore interessato ad aprire una SPA.
È l’occasione per affrontare interessanti temi relativi all’approccio al progetto
Buongiorno, vorrei aprire una SPA…
Aprire una SPA è un’operazione delicata che può risultare un successo o un fallimento a seconda dell’approccio: per sfruttarne le reali potenzialità, è necessario partire dalla cultura del benessere, intorno alla quale è possibile far ruotare servizi, percorsi, offerta, ecc.
Lo studio del target, della tipologia della struttura (ad esempio day SPA o a servizio di un hotel), della location, dei competitors, del mercato sono alla base dell’iniziativa imprenditoriale: per questo non può esistere alcuna iniziativa di successo che non parta da uno studio di fattibilità.
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Quanto mi costerà?
Dallo studio di fattibilità sarà possibile definire il concept e il contenuto dell’offerta, da destinare al target di ospiti individuato. Da questo, derivano i costi che terranno conto delle attrezzature, degli impianti, del personale necessario per i servizi selezionati, ecc.
Aprire una SPA non è un’operazione economica, ma lavorare sulle idee piuttosto che saturare gli spazi con attrezzature di tutti i tipi permette sicuramente una gestione bilanciata dei costi (oltre a rappresentare la strada per il successo rispetto al così diffuso fai-da-te)
Che attrezzature e percorsi mi suggerisce di inserire?
Inserendo sia una parte di cabine destinate ai trattamenti che una zona umida, che percentuale di mq devo dedicare all’una e quale all’altra?
Tutti i contenuti dell’offerta possono essere studiati ad hoc una volta affrontato lo studio di fattibilità. Da questo dipende anche la distribuzione interna dei servizi – zona umida, trattamenti, ecc. – per la quale non può esistere una regola da seguire valida per tutti: la SPA è un vestito su misura.
Sto aprendo una SPA in Puglia e mi hanno consigliato dei trattamenti molto belli dal sapore alpino…
Noi – l’imprenditore, l’operatore, ecc. – dobbiamo essere i primi ospiti delle nostre SPA: davvero cercheremmo un ambiente o trattamenti alpini in una SPA che scegliamo di frequentare in Puglia? A volte quesiti banali come questi offrono la migliore risposta…
Avrei un cugino che potrebbe gestirla
Mi dispiace, allora non sei il mio cliente: la professionalità non si improvvisa.
Sono solo poche righe ma pongono l’attenzione su aspetti dai quali può dipendere il successo di qualsiasi iniziativa imprenditoriale legata al benessere.
Per aprire una SPA, ci si preoccupa, infatti, di strutturare un’offerta con i migliori contenuti e l’atmosfera più accattivante per gli ospiti, immaginando la folla di persone pronte ad utilizzare la SPA, vista l’altissima richiesta di servizi di benessere.
Ma parliamo di iniziativa imprenditoriale e come tale va trattata, senza farci abbagliare da ciò che sembra: è vero che la domanda è altissima, ma è altrettanto vero che se l’offerta non soddisfa la domanda, la strada è quella del fallimento.
Per questo motivo, i presupposti su cui si deve basare la realizzazione di un centro benessere devono rappresentare dei punti più che fermi.
In primis, tutto è nell’approccio, come visto. Successivamente, entrano in gioco tutti gli altri fattori, – da quelli progettuali a quelli tecnici – che, se sottovalutati, ovviamente vanificano anche un valido approccio al progetto.
Lo sappiamo, le operazioni per realizzare una SPA non sono semplici né a costo zero. Eppure, tutti coloro che hanno affrontato in maniera corretta tutte queste problematiche, oggi si ritrovano un tesoro tra le mani. Perché è vero, la domanda è altissima: si tratta di studiare come soddisfarla al meglio ed il successo è a portata di mano.