Hotel e Spa Design, nuove idee per ospitalità e benessere

L’HOTEL STYLIST SALVERA’ IL MONDO…

…DELL’HOTELLERIE!
Case history: il Bio Relais Terra del Vento, Genazzano (Roma)

È partito anche in Italia Hotel da Incubo, il format televisivo che ha avuto grandi riscontri grazie all’ormai famoso Gordon Ramsay, che si reca in alcune strutture ricettive in profonda crisi di identità ed economica per provare a risollevarne le sorti. Con il suo occhio specializzato, parte dall’analisi dell’immagine e dei servizi della struttura, fino ad indagarne le modalità di gestione, per poterne fare nuovamente un’attività al passo con i tempi che, soprattutto, ricominci a produrre reddito.
In Italia la trasmissione è affidata allo chef Antonello Colonna, che non conosco molto bene ma che mi ha fatto già una buona impressione nelle prime puntate andate in onda, malgrado la sua reputazione come consulente non arrivi a quella di chef.
La selezione delle strutture in crisi per il programma è chiaramente ormai chiusa. Molte ne sono rimaste escluse ma, se volessero, potrebbero beneficiare del lavoro più stimolante che mi capita di fare ultimamente: l’Hotel Stylist.

HOTEL DA INCUBO ITALIAHo già avuto modo di scrivere in merito a questa nuova figura professionale: un ruolo che mi permette di riqualificare una struttura senza doverne stravolgere la vita e, soprattutto, senza incidere in maniera irrimediabile sul portafoglio del cliente.

Attraverso uno studio approfondito, grazie alla capacità di valutare la percezione dell’ospite e di capire cosa egli valorizza maggiormente, come si muove, e quali sono le cose che possono rendere il suo soggiorno una reale esperienza (che deve essere il vero obiettivo, oggi, di qualsiasi struttura ricettiva), come Hotel Stylist ho cercato di mettere in condizioni alcune strutture di risolvere problematiche, spesso profonde, che ne condizionano l’attività.

L’ultimo lavoro del genere ha preso vita a Genazzano, nel Bio Relais Terra del Vento: un paradiso terrestre, soprattutto venendo dal caos della vicina Roma, in cui ci si trova immersi letteralmente nella natura. Non solo: una struttura completamente green a cui mi sono avvicinato per il progetto di un’area benessere, anch’essa completamente immersa nella natura, e per cercare di risolvere un “problemino” per il quale sembrava esserci solo una soluzione: girare l’edificio!
Infatti, per un ragionamento sbagliato illo tempore in fase di costruzione, l’edificio, che si affaccia sul verde a perdita d’occhio, è stato concepito con l’ingresso sul lato lungo, dalla parte opposta del parcheggio. Risultato: gli ospiti, dopo aver lasciato l’auto, si infilavano nelle cucine, ubicate dal lato del parcheggio, per entrare nella struttura!

BIO RELAIS TERRA DEL VENTO - ANTE OPERAM

BIO RELAIS TERRA DEL VENTO – ANTE OPERAM

Per questo lavoro ho dovuto studiare a fondo i movimenti dei clienti, lavorando sulla percezione dell’immobile che l’ospite ha entrando nella struttura.
Quello sulla percezione è un bellissimo lavoro, fortemente sottovalutato. Il nostro inconscio elabora inconsapevolmente una valanga di informazioni di cui la nostra parte razionale non si accorge neanche, che ci permette di inquadrare una determinata situazione sulla base di precedenti esperienze.
Non mi è facile spiegarlo meglio: da una parte ci vorrebbero le parole di uno psicologo; dall’altra, ho fatto talmente mio questo tipo di studio, partito anni fa con l’approfondimento della distribuzione dello spazio della Wellness Room affrontato dal punto di vista psicosomatico, che è difficile trasmetterne a parole i concetti.

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Con questo approccio, come Hotel Stylist riesco ad entrare in albergo e guardare la struttura o i servizi con la mente dell’ospite: quali sono i punti focali che attirano la sua attenzione? Sono valorizzati? Che immagine generale trasmette una struttura? C’è coerenza nell’insieme? Sono curati i dettagli importanti, quelli che, come sappiamo, fanno la differenza?
Soprattutto, questo approccio mi permette di non incidere in maniera irreparabile sul portafoglio dell’imprenditore: infatti, al di là dell’edificio di Genazzano con un problema di tipo strutturale, il più delle volte mi trovo a lavorare in ambienti interni che hanno bisogno di una riqualificazione più o meno importante per risollevare le proprie sorti. Spesso si tratta di locali anonimi o, al contrario, decorativamente troppo “carichi”, laddove l’ospite percepisce uno scarso valore dell’insieme o un’estrema confusione.
Molte volte è sufficiente creare un “effetto bomba” ben studiato per cambiare radicalmente il valore che l’ospite, inconsapevolmente, attribuisce di primo impatto alla struttura: una parete di fronte all’ingresso, quella dietro la reception, un gioco di luci, un insieme di complementi di arredo particolari…non c’è limite alla fantasia.
Attirata l’attenzione dell’ospite con la valorizzazione di un punto focale, che senso ha riempire il resto dell’ambiente di pavimenti d’oro o di ulteriori elementi forti?

Ecco come si rispetta il budget!

Bisogna selezionare bene quali sono i punti critici su cui si deve imperativamente agire e questo è fondamentale per evitare che si spendano parecchi denari con il rischio che il risultato resti ancora completamente lontano dalla qualità.

No, non posso strutturare una trasmissione televisiva parallela ad Hell Hotel, ma se riesco a girare gli edifici, forse posso essere utile a qualcuno che, magari, ha bisogno “solo” di due occhi specializzati dell’Hotel Stylist per ritornare a competere nel bellissimo settore alberghiero.

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