Hotel e Spa Design, nuove idee per ospitalità e benessere

IL VALORE DELLA SPECIALIZZAZIONE

Un bel periodo particolarmente intenso mi ha portato alle principali fiere di settore (intelligentemente – in senso ironico – tutte insieme!) ma, sebbene sempre live su Twitter – @HotelSpaDesign –  mi ha allontanato dalle pagine del blog, visto che non sono riuscito a strappare una deroga alle ventiquattro ore giornaliere a nostra disposizione. In compenso, una valanga di nuovi contenuti, di nuovi spunti e di nuove idee hanno riempito i miei taccuini, e non vedo l’ora di condividerle con tutti, nella speranza che si possa proseguire insieme, e sempre più concretamente, nel percorso verso il futuro del benessere e dell’hotellerie.

PASSDal Cersaie, Salone della ceramica e dell’arredo bagno, torno con l’impressione di aver individuato uno dei trend dell’italian style che caratterizzerà il prossimo futuro. Ne parlerò, però, in un post dedicato, perché ora tirerebbe per le lunghe un discorso legato all’immagine e all’eleganza che merita una discussione a parte.

SPASALINA_1A Rimini è andato di scena il Sia Guest, durante il quale ho potuto presentare la mostra “Il mondo delle idee, Hotel & Spa” organizzata da Wellness Design come mostra I Love My Wellness [photogallery in fondo alla pagina]: un occasione importante di confronto in cui abbiamo voluto sollecitare direttamente imprenditori, albergatori, operatori o professionisti a seguire nuove strade per affrontare il futuro in un settore sempre più complesso da gestire. Tra le idee, abbiamo proposto la SPA salina, l’utilizzo di nuovi materiali per la riqualificazione del settore ricettivo o dei centri wellness e, soprattutto, il nuovo ruolo dell’Hotel Stylist che diventa una reale opportunità per chi vuole tornare al passo con i tempi con un’attività di successo senza doversi indebitare fino al collo.

Al proposito, è stato molto interessante anche l’incontro nel quale ho presentato come case history l’intervento realizzato nel Bio Relais Terra del Vento, a Genazzano (Roma), che ha spiegato meglio di qualsiasi articolo un lavoro di fino fatto come Hotel Stylist attraverso il quale, studiando la percezione dell’ospite, sono riuscito a “girare un edificio“. Non ci credete? Chi non ha avuto la possibilità di seguirmi a Rimini, potrà leggere la prossima settimana l’articolo dedicato, iscrivendosi al blog e avendo la pazienza di aspettarne la pubblicazione.

Bilancio del Sia Guest? Mah, forse ero più soddisfatto lo scorso anno, in cui ho presentato la Wellness Room. L’impressione è che sia passata meno gente e che gran parte delle persone che sono venute a trovarci non avesse ben chiaro cosa vuol dire intraprendere, oggi, un lavoro di riqualificazione volto ad un’attività di successo.

MONDODELLEIDEE_2L’amarezza è che malgrado le sollecitazioni degli addetti ai lavori, si continua imperterriti a ragionare in una vecchia maniera. Molti albergatori si sono avvicinati perché hanno individuato nella realizzazione di un’area benessere una possibile strada di sviluppo della propria struttura. Pochissimi, però, hanno avuto l’umiltà di lasciarsi consigliare: si continua a pensare in termini di attrezzature (metto una sauna, una doccia emozionale, una vasca o un bagno turco?). Eppure, perché l’ospite dovrebbe venire nel tuo centro benessere in hotel quando la tua offerta prevede gli stessi servizi della SPA che trova sotto casa? Quando cerco di rendere consapevole l’operatore che così facendo si cade nel baratro del fallimento in cui versa l’80% (!) delle strutture le mie parole si perdono al vento!

Mi sembra di parlare al muro se sollecito l’imprenditore ad un’analisi preliminare (Leggi anche “Lo studio di fattibilità, questo sconosciuto!”) che gli permetta di mettere sul tavolo i dati fondamentali per strutturare una nuova offerta, senza conoscere i quali non si può evitare il salto nel buio: sembra siano tutti disposti, piuttosto, a fare una scommessa costosa e rischiosa che, parlando di albergo, spesso ne mina l’equilibrio già precario invece di risultare un valore aggiunto all’attività!
Perché?

MONDODELLEIDEEIl rammarico è che spesso la responsabilità del fallimento di un’attività è addossata all’architetto. E la cosa “buffa” (per non dire drammatica) è che spesso la superficialità professionale è così evidente che non mi è possibile controbattere: budget sforati, tempi non rispettati o soluzioni distributive o funzionali non adeguate. Ma non è sempre così: credo e ho sempre creduto nella specializzazione professionale come strumento di garanzia per il cliente che si affida ad un architetto e, proprio per questo motivo, parecchi anni fa la mia strada ha svoltato verso la specializzazione nella progettazione di hotel e di centri benessere! Eppure l’esistenza di una figura professionale competente nel settore sembra non essere nota a chi deve intraprendere dei lavori di qualsiasi tipo!

Sono riuscito a capire questi problemi anche parlando qualche volta con le persone come architetto in incognito: a Rimini, infatti, si è consumata la mia prima esperienza ufficiale da blogger! La mia partecipazione al TBDI (Travel Blogger Destination Italy) è stata di grande soddisfazione. Lo scambio di opinioni con persone che amano scrivere per raccontare le loro esperienze, la maggior parte legate al mondo dei viaggi, è stato interessante e molto stimolante.

Esthetiworld a Milano è stata invece una gradita sorpresa. La manifestazione ha puntato sull’aspetto congressuale; gli allestimenti erano di corollario e il “Sentiero del Sale” organizzato da Wellness Design spiccava tra stand di unghie ed estetica di tutti i tipi, come tentativo dei responsabili della fiera di aprire al benessere in vista del Cosmoprof 2016

SPASYMPOSIUMUn successo oltre ogni più rosea aspettativa per i due giorni dello Spa Symposium, in cui ho tenuto interventi relativi alla progettazione (idea, funzionalità e immagine) dedicati agli operatori.
La sala piena e le due/tre file di sedie aggiunte per il troppo afflusso di persone sono dimostrazione di uno spiccato interesse da parte degli operatori, che si sono dimostrati molto più attenti al futuro delle loro attività rispetto agli albergatori incontrati a Rimini.

Insomma, un periodo di intenso lavoro che non poteva concludersi se non con una ulteriore passeggiata all’Expo, una formica nel formicaio fatto da una marea di persone, una folla oltre ogni immaginazione che rende ormai inutile una visita a chiunque, se non a costo di ore e ore di interminabili file.
Oltre la fatica, da questo periodo restano tanti buoni proposti di “combinare” qualcosa di buono nel prossimo futuro, nella speranza di riuscire a interagire con chi ha il coraggio di guardare avanti per rendere sempre migliore il proprio lavoro in hotel o nella SPA.


“Il mondo delle idee, Hotel & Spa”, la photogallery

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