Hotel e Spa Design, nuove idee per ospitalità e benessere

CHI DICE CHE TROPPO SALE FA MALE?

Riflessioni “salate” su alberghi e benessere.

Ci voleva il gigante Tunupa e le sue lacrime, come narra la leggenda, per creare la distesa salina più grande al mondo, con oltre diecimila chilometri quadrati di sale a 3.650 m di altitudine: il deserto salino di Uyuni, in Bolivia. Uno spettacolo di cui hanno voluto approfittare i proprietari del “Palacio de Sal”, un green hotel completamente realizzato con il sale: arredi, letti, muri, tutto è realizzato in sale, unico materiale reperibile a Km 0.

Sale e benessere
L’albergo, la cui impronta richiama il più famoso Ice Hotel, l’hotel di ghiaccio, è un’attrazione turistica molto importante che vive solo della sua particolarità e che sarebbe veramente da prendere come esempio per la capacità di chi riesce a vendere una vacanza in mezzo al nulla assoluto!
Facciamoci qualche domanda, noi che, invece, circondati delle bellezze artistiche, storiche e paesaggistiche tra le più belle al mondo, facciamo fatica a trovare un’idea che permetta di affascinare e coinvolgere emotivamente il nostro ospite! Perché è proprio quello che si riesce a fare in Bolivia: vendere un’emozione, un’esperienza indimenticabile, che è ciò che un ospite vuole acquistare quando compra un soggiorno in hotel, sia che arrivi per vacanza, sia per business o per qualsiasi altro motivo.

RELAX O2 - Ivrea (TO)

RELAX O2 – Ivrea (TO)

Ma il sale non è soltanto immagine! Oggi, il sale rappresenta una delle risorse più interessanti per sviluppare nuove realtà di benessere, che abbiano in sé sia un’efficacia tangibile in termini di salute della persona, sia il fascino che permette di colpirne la sfera emotiva, così da poter arrivare ad un benessere completo a 360°.
Senza entrare nel merito degli aspetti medici (il sale è ottimo contro i disturbi della pelle o le allergie, solo per citare qualcosa), proprio grazie al sale è possibile creare dei percorsi wellness completi, che permettano all’ospite di goderne tutti i benefici nella cornice più scenografica di un centro benessere: stanza del sale, bagno turco salino, flotarium e bagni idrosalini, ma anche cabine allestite con eleganti lettini al sale, per arrivare fino all’utilizzo di prodotti specifici per trattamenti di vario tipo, che sfruttano minerali ed oligoelementi presenti nel sale per ripristinare il benessere dell’organismo.

In assoluto, il sale non è una novità in sé. Molti sono i centri wellness che, ad esempio, incernierano la propria offerta sull’haloterapia; non sono una novità neanche le stazioni per la talassoterapia (ben più complessa di un trattamento con l’acqua salata), già piuttosto diffuse. Non è neanche interessante, in questa sede, fare l’elenco dei differenti sali e delle rispettive caratteristiche. Eppure, ho voluto fare questo approfondimento perché dall’insieme di tutto quello che è stato pensato e realizzato finora, sollecitate dalle potenzialità inesplorate del sale, nella mia testa stanno prendendo forma mille nuove idee che, partendo in forma nebulosa, stanno maturando e ora aspettano solo l’opportunità di essere applicate.

Non è solo l’applicazione nei trattamenti che sta aprendo nuove possibilità, ma sono molto interessanti le idee che prendono spunto dal sale per una caratterizzazione degli spazi e che non permettono limiti di immaginazione.
Vogliamo parlare di vasca di galleggiamento o flotarium, che rappresenta per molti hotel o centri benessere un trattamento (a basso costo di esercizio) che l’ospite apprezza largamente? Questo grazie alla particolarità unica di galleggiare per la densità dei sali presenti nell’acqua, alla massima personalizzazione delle vasche e degli ambienti nonché alla componente legata a luci, colori, aromi e suoni che gli permettono di vivere una vera emozione.
Vogliamo parlare di deprivazione sensoriale, laddove al galleggiamento si unisce l’assenza di suoni e di luci, a ricreare la sensazione di tornare nel grembo materno? E pensare che il dott. John Lilly, medico e psicoanalista, la utilizzò per studiare gli effetti della deprivazione sensoriale sul cervello umano oltre mezzo secolo fa. Oggi la riscopriamo come trattamento per il benessere eppure, al di là delle vasche in vetroresina che sembrano ufo scesi sulla Terra, possiamo dire che ancora non sono stati realizzati ambienti per la deprivazione sensoriale che non siano antri claustrofobici, laddove, invece, le potenzialità degli impianti e la versatilità delle strutture permetterebbero la realizzazione di situazioni molto più orientate al benessere ricercato dagli ospiti: una frontiera inesplorata!

Equilibrium, design by Studio Stefano Pediconi

Equilibrium, design by Studio Stefano Pediconi

Vogliamo parlare di zona umida e delle molteplici possibilità di caratterizzare i percorsi “tradizionali” di bagno turco o sauna con il sale, come contenuto della proposta di benessere e come scenografia emozionale?
Vogliamo parlare di concept, da tradurre in immagini, suoni, colori, luci, aromi, materiali e soluzioni che possono rappresentare l’anima di uno spazio benessere? Pensiamo solo al mondo di idee che si apre nel connubio tra sale ed altri mille elementi, come il cibo, il mare (forse più banale), il colore bianco, o tante altri fattori che, magari, permettano di valorizzare una location, una day spa o di caratterizzare un intero hotel, anche senza arrivare all’estremo rappresentato dal “Palacio de Sal”.

Come sempre, bisogna andare oltre l’universo già esplorato! Ecco il futuro: l’approccio innovativo (l’unico ammesso per lavorare in un settore così mutevole come quello del benessere e dell’ospitalità, in cui chi si ferma è perduto!) consiste nell’assorbire con avidità quanto già realizzato per poi poter elaborare un’idea completamente nuova. Il sale offre uno spunto concreto per inventare nuove situazioni, non resta altro che fare a gara per essere tra i primi a sfruttarne le potenzialità!


Continuiamo insieme ad alimentare, nei commenti, il fuoco delle idee sul tema del sale! Ne nasceranno interessanti spunti per un dibattito orientato ad un benessere innovativo e indirizzato al futuro!


SALE

Case history – Relax O2, Ivrea (TO)
BENESSERE DA RESPIRARE

– LA PHOTOGALLERY

– L’ARTICOLO PUBBLICATO SU WELLNESS DESIGN


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1 commento

    • Sabino il Ottobre 30, 2014 alle 7:54 pm
    • Rispondi

    Chissà se mai qualcuno in Italia e tra qualche anno capirà i benefici,anche economici, che si potranno ottenere applicando,quanto sopra descritto, nelle strutture alberghiere o nelle varie strutture di accoglienza turistiche.

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