Hotel e Spa Design, nuove idee per ospitalità e benessere

TENDENZE, ELEGANZA E COLORE

Come promesso, continuo a parlare di tendenze, ad un mesetto dalla fine del Sia Guest di Rimini da cui, quest’anno, riporto a casa qualche spunto interessante, tra i quali seleziono un paio di concetti chiave: eleganza e colore. Come al solito, elaboro tutte le informazioni che ho assorbito, utilizzandole per prevedere il futuro.
Non è di questo che abbiamo bisogno?

eleganza e colore

Bloom Spa – Design by Simone Micheli, Sia Guest 2021

Precorrere i tempi
Essere innovativi
Recepire le esigenze degli ospiti, presenti e future, espresse e inespresse
Allargare i propri orizzonti
Ragionare fuori dagli schemi

La nuova definizione imprenditoriale di hôtellerie si ritrova in tutto questo. Per abbracciarla, bisogna uscire dalla comoda zona di comfort, cominciando a scalare il mercato proprio grazie all’individuazione di quelle caratteristiche che sono, ormai, indiscutibilmente indispensabili per andare avanti con successo: bisogna prevedere il futuro, leggendo il presente e andando oltre.

ELEGANZA
È la caratteristica che ho più notato nelle proposte presentate sia a livello progettuale, sia dalle varie aziende, a livello commerciale.
Non solo attenzione al dettaglio – con tutti i limiti che possono avere gli allestimenti in fiera – ma buon gusto nelle scelte, negli abbinamenti e nella coerenza delle situazioni proposte.
Com’è possibile che una tale caratteristica spicchi all’occhio, dovendo rappresentare la norma?

Dovrebbe essere il minimo indispensabile che un hotel – o un centro benessere – si mostri elegante ed impeccabile per i propri ospiti. Invece, basta fare un salto su internet per capire che non c’è nulla di scontato.
Sebbene la maggioranza delle strutture si presentino nel migliore dei modi, ancora nel 2021 – epoca delle immagini, del “siamo tutti fotografi eccezionali” e di Instagram – ne troviamo tantissime che di “elegante” non hanno nemmeno l’ombra.
Eppure, internet non dovrebbe essere una vetrina rappresentativa del carattere dell’hotel? Non dovrebbe essere il biglietto da visita di un centro benessere? Si tratterà solo di una questione di cattivissimo gusto o di mancanza di professionalità?
Ecco perché un insieme di installazioni eleganti si fa notare.

Leggi anche: “Una camera da sogno

CONCEPT
A Rimini la mostra Rooms, organizzata dalla Teamwork, ha messo in campo sei progetti che sviluppano altrettanti concept di camera di hotel, realizzate da altrettanti studi di architettura. Trovate le mie foto nell’articolo precedente “Tendenze”.
Oltre all’eleganza dell’insieme, è interessante che i progetti lavorino intorno ad un concept specifico, tanto più valido quando è innovativo. Anche questo non è così scontato perché, spesso, viene privilegiato il progetto distributivo a prescindere dall’idea che dovrebbe rappresentare l’anima dell’hotel.

È la mia eterna battaglia, con mio rammarico persa troppo spesso: il concept, purtroppo, viene considerato un extra non essenziale ai fini dell’attività, sicuramente subordinato alla sistemazione funzionale degli spazi e allo studio del vestito dell’albergo.
Eppure, basterebbe guardare alle grandi catene internazionali e vedremmo che si muovono, invece, proprio in questa direzione, come dimostra la frammentazione dei grandi marchi (Hilton, Accor, Best Western, ecc.) in moltissimi brand: l’obiettivo è creare gruppi di hotel che portino avanti un’idea comune, dedicati ad un pubblico specifico che sceglie quelle strutture proprio per il concept intorno al quale ruota tutto. Non c’è dubbio che il concept abbia un ruolo chiave nella scelta da parte dell’ospite.

     

HOTEL STYLIST
D’altra parte, non ci possiamo sorprendere che le cose non vadano in questa direzione, finché i progetti continueranno ad essere sviluppati in maniera del tutto indipendente dall’attività imprenditoriale. Dovrebbero diventare, invece, un punto di forza e strumento di comunicazione e di marketing, affrontati in modo completamente diverso. E lo dico da progettista che non si riconosce più nel processo tecnico che fino a ieri (o ad oggi) governa lo sviluppo di un hotel.
Ho creato il nuovo ruolo di Hotel Stylist proprio per prendere le distanze da questo un modo obsoleto di procedere. Progettazione e comunicazione, concept e attività imprenditoriale: quando si parla un’unica lingua, il risultato si vede eccome. E il primo a vederlo è proprio l’ospite.

COLORE
Sono sempre le solite battaglie per rivoluzionare un approccio che continua a rappresentare una strada comoda da seguire, la solita strada. Altro che pensare fuori dagli schemi….
Andare controcorrente, spesso, rappresenta proprio la mossa vincente.
E qualcuno che va controcorrente l’ho trovato anche a Rimini, con grande soddisfazione: è il “solito” Simone Micheli, architetto tanto amato e tanto discusso, che ha presentato la Bloom Spa.
Quest’anno, in un panorama generale cromaticamente abbastanza omogeneo (seppure elegante, come già detto) ha presentato un’esplosione di colori che chi con il colore ci lavora, come me, si è rifatto gli occhi!
Il mio primo pensiero? Finalmente!

Nel susseguirsi di ambienti caratterizzati come parti di un centro benessere, i colori pastello ti riempiono gli occhi, carta da parati con grandi elementi floreali che crea una freschezza che supera ogni convenzione.
Al di là del concept particolarmente ermetico (“Desiderate alterazioni spazio-temporali, ammalianti cortocircuiti tra forma e funzione, dissonanti ibridazioni di pensiero e azione…”), il risultato rappresenta proprio quelle caratteristiche di vivacità e positività che dovrebbero distinguere qualsiasi hotel, pur ragionando al di là del colore specifico da utilizzare.
Infatti, il fattore più importante non è l’utilizzo di un colore così forte: non si può pretendere che qualsiasi albergo si snaturi in virtù di una rinnovata cromaticità.
Ritengo che la vera innovazione sia l’utilizzo del colore come strumento attivo nella traduzione del concetto di benessere per l’ospite.

Un lavoro che personalmente sto portando avanti da tempo, a partire dall’evento organizzato proprio in occasione di un Sia Guest di qualche anno fa. “A Color Life, vivere a colori”, per il quale esordivo così: “Quale migliore strumento del design e del colore per portare positività ed indimenticabile spensieratezza all’esperienza emozionale dell’ospite in hotel o in un centro benessere”?

Siamo circondati dal colore attraverso il quale traduciamo la bellezza e l’estro, la fantasia e la spensieratezza, l’allegria e la gioiosità. Sono tutti sentimenti positivi che se influenzassero maggiormente la nostra vita, renderebbero migliori le nostre giornate, troppo spesso cupe come un film in bianco e nero.
Quale migliore strumento del colore per portare benessere agli ospiti di un hotel o di una SPA?

Il colore diventa elemento che imprescindibilmente caratterizza i nostri ambienti, ancora più importante per la necessità di proporre agli ospiti un’esperienza emozionale nell’offerta di un percorso di benessere nei centri wellness o nella proposta di un soggiorno in hotel.
È finito il tempo in cui ci si appiattiva verso tinte sobrie e neutre in virtù di una presunta eleganza: no, dall’altra parte non è necessario creare ambienti psichedelici per lavorare con il colore. Il valore del progetto, anche in questo caso, diventa fondamentale per poter gestire in maniera coerente tutte le tonalità in gioco: spesso un tocco di colore è sufficiente ad accendere un ambiente e contribuire a renderlo accogliente per chi lo utilizza”.

Continua a leggere nell’articolo: “A Color Life”, tutti a Rimini

     

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