Hotel e Spa Design, nuove idee per ospitalità e benessere

LA VISIONE OLTRE IL CONVENZIONALE

Anche quest’anno Milano si è tinta di design, dimostrandosi ancora una volta Capitale delle Idee al pari o superiore alle principali città europee e, come si dice oggi, diventando la città più cool d’Italia.
Come già preannunciavo nel precedente post, approfitto della Design Week non tanto per parlare di nuovi prodotti quanto per approfondire aspetti legati alla creatività pura, come fondamentale chiave di lettura per qualsiasi progettazione, in particolare per quella legata all’ospitalità e al benessere che tanto ci appassiona.

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TONELLIPrendo in prestito qualche frase dallo Speciale Salone del Mobile che ho avuto il piacere di scrivere lo scorso anno per presentare la visione di uno dei più grandi designer di oggi, esempio di come interpretare qualsiasi progetto mettendo in primo piano l’innovazione. L’approfondimento è volto a dimostrare come è possibile raggiungere risultati sorprendenti semplicemente abbandonando la strada delle idee preconfezionate ed abbracciando il futuro: ne beneficerebbero i nostri alberghi, che hanno tanto bisogno di rinnovarsi, oppure le nostre SPA, che ancora perseguono la strada del “già visto perché tanto l’ospite si aspetta quello” invece che quella della sorpresa e dell’emozione.
È per questo motivo che insisto tanto sulle idee, perché mi rendo conto che oggi l’approccio alla progettazione passa solo dalla preoccupazione di cosa inserire all’interno di uno spazio piuttosto che puntare su nuovi concept, che invece spalancherebbero le porte verso il pieno successo di un’attività.

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NHOW HOTEL MILAN

NHOW HOTEL MILAN

VONDOM2Oggi vorrei entrare nel merito delle idee di Karim Rashid, geniale designer di cui già scrivevo che “mi lascia sempre fortemente sbalordito per l’enorme capacità di trasformare qualsiasi cosa in in un fantastico disegno, che si tratti di un edificio o di una boccetta a di profumo!”

La capacità “non è concentrarsi sull’oggetto ma avere una visione unica che permette di interpretare il mondo intero, dalla scala urbana al micro-cosmo

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Anche quest’anno Karim Rashid ha spopolato per le strade di Milano.
L’uso del colore come strumento progettuale di vitale importanza e quello delle forme fluide e armoniche sono la firma attraverso la quale contraddistingue qualsiasi sua opera.
Ma la straordinarietà del lavoro di Karim non è nell’immagine, che può esaltare o non essere apprezzata perché troppo futuristica: il valore è dato proprio dall’interpretazione di ogni tema attraverso una creatività assoluta che permette a tutti i prodotti di distinguersi sul mercato e di rappresentare la traduzione della sua visione del futuro.
Inoltre, è eccezionale la sua capacità di affrontare qualsiasi tema in maniera non convenzionale, andando oltre l’ovvio, anche quando sembra veramente impossibile trovare soluzioni nuove e diverse per oggetti che non ci immagineremmo mai con un’immagine differente da quella conosciuta.

Al di là dei prodotti di design, gli ultimi dei quali presentati proprio a Milano questa settimana, prendiamo ad esempio gli alberghi progettati da Karim Rashid. Ne cito solo alcuni: il Semiramis Hotel ad Atene, il Prizeotel ad Amburgo e Hannover, il MyHotel a Brighton, il Tel Aviv Hotel in Israele.

PRIZEOTEL HAMBURG

PRIZEOTEL HAMBURG

Il mio preferito è il Nhow Hotel di Berlino (ma è una bella lotta…), in cui il concept legato alla musica è stato interpretato attraverso delle forme moderne, nella creazione di una struttura all’avanguardia sia in termini di concept, sia di immagine.
Che ne pensate della scelta di utilizzare il rosa fucsia come colore di base? Ad immaginarcelo sembrerebbe una scelta troppo azzardata, ma vedendo la realizzazione si riesce ad apprezzare la coerenza dell’insieme e la genialità delle soluzioni che fanno dell’albergo uno dei migliori Design Hotel del mondo [Photogallery a fine pagina].

NHOW HOTEL BERLIN

NHOW HOTEL BERLIN

NHOW HOTEL BERLINVivere l’innovazione non è solo creare un immagine di design puro: anche un hotel classico può essere fortemente innovativo e può porsi sul mercato in maniera assolutamente vincente se punta a valorizzare le idee e se persegue la strada dell’unicità mettendo al primo piano l’obiettivo di soddisfare le esigenze emozionali degli ospiti.

NHOW HOTEL BERLIN NHOW HOTEL BERLIN

 

 

 

 

 

 

 

 

La creatività va oltre l’immagine: è l’interpretazione attraverso la quale affrontare qualsiasi nuova realizzazione, è un approccio vincente perché va ben oltre la convenzionalità annientando la stereotipizzazione delle soluzioni, che rappresenta la morte dell’innovazione: un salto nel futuro fondato sulla ricerca come unica strada per distinguersi attraverso la qualità.

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Nhow Hotel Berlin, la photogallery

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3 commenti

    • GIUSEPPE OREFICE il Aprile 22, 2016 alle 1:49 pm
    • Rispondi

    Anche il design “cambia” ma è questione di qualità e qualità…..

  1. Buongiorno. Mi sembra che si stia tornando a quello stile grafico dei vecchi film di fantascienza anni 70. Magari tratti dai fumetti. Le linee pulite sembrano quelle di film come Valentina, oppure The Party. Avveniristiche per l’epoca … e anche per oggi. Saluti.

    1. In effetti, negli anni ’70 si sono utilizzate molto forme di derivazione dal settore grafico. Anche Karim Rashid lavora molto con la grafica e i suoi oggetti, come gli edifici, sembrano esattamente la materializzazione di un disegno.
      Eppure, si riconosce subito un’opera di oggi se confrontata con quelle di quarant’anni fa il che, secondo me, potrebbe significare che, pur partendo da presupposti simili, si arriva comunque a risultati diversi.
      Il vero problema è che stiamo parlando di quel design che, oggi come allora, si distingue per qualità e rappresenta (purtroppo) l’eccezione: il resto è di una banalità sconfortante….

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