Hotel e Spa Design, nuove idee per ospitalità e benessere

UN’“INSPIEGABILE” SENSAZIONE DI ARMONIA

Prendiamo un letto…
…rosa!
Un letto circondato da palme…
…finte…
…e rosa!

Un letto rosa contornato da palme finte rosa, con il materasso su una pedana di legno, immerso in un giardino!
Sto evocando l’immagine dell’installazione “Le Refuge” che Marc Ange ha presentato all’ultima Design Week di Milano e, malgrado quello che può sembrare leggendo le prime righe, a mio parere si tratta di una delle più belle di quest’anno (e il più instagrammato!)

Purtroppo non ho avuto per niente occasione di scrivere del Salone del Mobile 2017, con troppe scadenze di lavoro e problemi tecnici del blog che hanno bloccato la mia penna; ciò non mi impedisce di dare i miei voti alla migliore installazione, tra quelle viste, per continuare a parlare del tema dell’ultimo articolo: l’approccio creativo alla progettazione di un hotel.

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“Le Refuge”, presentato per “The Invisible Collection” all’interno della mostra “Wallpaper Handmade” alla Mediateca di Santa Teresa, è “la proiezione di un ricordo d’infanzia, con le sue grandi foglie che formano un riparo sotto il Sole, lontano dalla realtà, proprio come quelli della giungla immaginaria che cresce nella stanza di un bambino che cerca di fuggire”.

Photo by Giera Design

L’installazione (un’idea trasformata in un prodotto che “The Invisible Collection” vende sul proprio sito) rappresenta un letto rosa posizionato all’ombra di palme stilizzate, altrettanto rosa: una creazione di una semplicità estrema che nel suo insieme trasmette comfort e relax ed è, allo stesso tempo, divertente e colorata, lascia spazio all’immaginazione e all’interpretazione di una zona che può essere indoor o outdoor ed ha quel pizzico di follia che mi ha colpito più delle altre cose.

Ed è proprio l’assurdità dell’insieme ad impressionarmi favorevolmente, un ingrediente fondamentale con il quale concepire qualsiasi progetto: una creatività condita con la giusta dose di follia che, grazie all’estrema coerenza di tutti gli elementi in gioco, trasmette a tutti un senso generale di armonia, obiettivo da raggiungere nella progettazione della giusta atmosfera in hotel, nella camera, per la hall, i locali comuni o il centro benessere.

A questo deve puntare la visione dell’architetto, che si prefigura il risultato finale e trova gli elementi attraverso i quali raggiungere questo equilibrio. Non importa se l’ospite non capisce da dove nasce questa sensazione: è molto probabile che non esista un oggetto solo che, nello specifico, generi questo risultato, dato invece dalla somma di tutti gli elementi in gioco.

Guardare oltre il foglio di carta!
Avete presente gli stereogrammi? Sono quelle immagini fatte con mille puntini colorati che, messe a fuoco in un certo modo, ci rivelano oggetti tridimensionali visibili in profondità. Ecco: il progetto nasce proprio guardando oltre a ciò che sembra, oltre a quello che ci si possa immaginare anche se, al momento, ci sembra non possa esistere altra soluzione se non quella ovvia.

Tante realizzazioni in architettura o nel design degli interni sono dimostrazione del valore di quelle idee che superano la banalità dei risultati.
Malgrado questo, non è mai facile spiegare questo concetto, né tantomeno raggiungere quest’obiettivo, abituati sempre a progettare di corsa perché il tempo delle idee è sempre considerato da tutti tempo perso quando si ha la necessità di cominciare un cantiere per chiudere i lavori nei tempi prestabiliti!

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“Le Refuge”, con il letto rosa di Marc Ange, rientra in queste “eccentriche” idee, così particolari che, nel loro insieme, rappresentano un’installazione che sorprende per l’efficacia della sua semplicità.
E da quando ho iniziato a scrivere questo post, vedo tutto rosa: dalla nuova pubblicità di Massimo Dutti, alle immagini sui magazine di design, a quelle su Instagram (a proposito, ti invito a venirmi trovarmi sul profilo HotelSpaDesign…che aspetti?)…in questi giorni non faccio altro che trovare fotografie in cui il rosa crea, grazie alla sua delicatezza, un’atmosfera armonica con un pizzico di vintage, a dimostrazione che anche l’uso del colore, sebbene decisamente singolare come il rosa, finisce per contribuire alla creazione della sensazione generale trasmessa dal progetto.

 

Photo by Iuliia Nazarenko

THE GIFT HOTEL – Massimo Dutti

E tu che ne pensi?
Ti è mai capitato di trovarti nella giusta atmosfera e di domandarti come fosse possibile che un insieme di cose all’apparenza disordinate, stravaganti e, soprattutto, inaspettate potessero creare una simile armonia?
Raccontamelo nei commenti!

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A breve festeggeremo insieme il terzo compleanno del blog!

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